Dipendenza da social e Detox
Dopo qualche giorno di riflessione, e un lungo periodo antecedente di disagio sempre maggiore, la scorsa settimana ho deciso di ridurre l’uso dei social. In particolare il doom scrolling su Facebook iniziava ad assorbire troppo tempo della giornata.
Nota: il doom scrolling è scorrere il feed e leggere senza far nulla, solo per passare il tempo. Tipo quando sei sul cesso o hai 10 minuti liberi e appizzi il tuo social preferito. Guardo le statistiche settimanali dell’iPhone (non smetterò mai di ringraziare Apple per migliorarmi la vita in 100 modi) e vedo che spesso passo 2h al giorno sulla piattaforma, e tante volte mi ritrovo a farlo solo per ammazzare il tempo, per noia, per bisogno di compagnia rapida e senza impegno.
Già così non sarebbe accettabile come comportamento, ma c’è qualcosa che peggiora le cose.
L’aggravante da pagare nel 2024 è venire sommersi da continui stimoli negativi: risse da bar a colpi di commenti, post livorosi sul tema del giorno, orde di pseudo-intellettuali molto noti, così come illustri sconosciuti, che devono spiegarmi come dovrei campare, cosa devo pensare, etc etc.
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Postare fa male
Questa cosa mi sono reso conto che non solo mi fa male, ma genera un perverso meccanismo di dipendenza dallo stimolo negativo: mi fa arrabbiare, mi fa prendere posizione, commento, prendo like, mi sento migliore, chiudo più soddisfatto. Poi cala la botta di dopamina e ricomincio.
È il meccanismo con cui funzionano tutti i social, solo che a differenza delle sigarette, non ce l’hanno scritto che crea dipendenza e fa male.
Siccome non c’ho manco troppa voglia di spiegare l’ovvio, vi lascio l’intervista di Filippo Giardina a Basement che lo spiega molto meglio di me, insieme a tante altre verità ovvie ma taciute da tutti sui social.
Addio social?
No, non li mollo, e non potrei farlo anche perché gestisco decine di pagine di clienti, per cui non potrei neanche volendo.
Di certo però ho smesso totalmente di usare Instagram (nonostante l’ultimo esperimento di pubblicazione di immagini generate con AI sia stato molto positivo), ho rimosso dal nuovo iPhone: LinkedIn, X, Telegram e Reddit. LinkedIn per adesso lo uso unicamente per condividere approfondimenti professionali ma solo da computer.
Qui invece scriverò molto di più, e aggiungerò nuove funzionalità social al blog per consentire una interazione maggiore con gli utenti che leggono.
Amicizie vere
Per quanto concerne lo stare in compagnia invece, anziché socializzare con sconosciuti online, ho capito che preferisco coltivarmi di più e meglio gli amici reali, persone che conosco fisicamente, facendo due chiacchiere su whatsapp quando non ci si riesce a vedere di persona.
Meglio 5 amici che 50.000 follower.
In questo devo dire che aver iniziato a frequentare un’associazione di imprenditori e professionisti ha influito non poco, perché sto ritrovando il piacere di stare in compagnia dal vivo, e ora a Pavia mi sento meno forestiero (e meno solo) di qualche anno fa.
Detox
Sinceramente non so se questo esperimento di disintossicazione potrà avere successo. Un po’ per colpa del lavoro che faccio, un po’ perché ho comunque molti interessi che passano da Facebook: gruppi di ricette, amici lontani, conoscenti che scrivono di finanza e che leggo con enorme piacere solo su Facebook da quando non hanno più proprio blog… (si, sto parlando soprattutto di te Francesco!).
Però se anche dovessi solo riuscire ad azzerare le sessioni di doom scrolling mi potrei ritenere soddisfatto.